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Il Colle Astagno (Capodimonte)


Sono al centro storico,  all'inizio di via Cialdini e sto fotografando il portale dell'antica chiesa di S.Agostino. 

Guardo la ripida via e decido di risalirla, ripercorrere le strade della mia infanzia e far riemergere i ricordi di una fanciullezza  felice, tra vecchie case, piccole piazzette, stradine strette ma anche grandi panorami....
 

           


Mentre cammino mi soffermo ad ammirare i vecchi portoni ornati di pietra e travertino che testimoniano  l'importanza e la nobiltà degli antichi palazzi.

A metà salita mi inoltro nel buio vicolo di San Marco e, dopo alcunii passi, mi ritrovo in una piccola terrazza che spazia verso il porto. C'e' anche una panchina per sedersi ed ammirare il panorama.

Non c'e piu' la stradina nella rupe che scendeva in Via XXIX Settembre, ma il panorama intorno non è mutato di molto. L'intero porto e' proprio sotto di me e, in lontananza sul colle Guasco, il Duomo mi appare nella classica prospettiva che ho sempre conosciuto. 

Mi tornano in mente le soleggiate e ventose giornate primaverili, quando passavo il tempo ad osservare il volo dei gabbiani che, pur alti sul porto, erano a me vicinissimi ......
 


Riprendo la mia passeggiata e da via Cialdini scendo in via Astagno lungo le "scalette" che una volta affiancavano il vecchio "Rifugio".

Via Astagno: la mia stada, la strada che mi ha visto crescere!

Il poco spazio degli antichi edifici abbattuti dall'ultima guerra è stato riempito con nuovi palazzi. 

La vecchia "cannelletta" ora non c'e' più ! Nella piazzetta ci sono tante auto.... 

Il quartiere, anche se rinato e rimesso a nuovo, sembra però più piccolo, più chiuso....più "soffocato"; forse sono le auto in sosta che mi danno questa sensazione, o forse sono io che sono più grande, più adulto.....

Continuo a salire: da via Astagno passo in Via Podesti, poi in Via Torrioni ed infine decido di salire ancora fino alla cima, sotto la Fortezza.

Quanti ricordi! Da bambino ho avuto la fortuna di avere amici che abitavano dentro il Forte e lì, anche se zona militare,  ho potuto trascorrere tantissime giornate: giornate luminose, spazi aperti, splendide viste della citta', tramonti favolosi .....Mi sembra quasi di risentire il garrire felice delle rondini che volano sopra i tetti del quartiere.......

Ma il gracchiare dei corvi che saltellano e svolazzano sopra le travi scoperte e cadenti dei tetti sfondati degli antichi depositi, mi riporta alla realtà. 

La fortezza, che maestosa dominava il colle, appare malata, sofferente. Le sue mura sono ormai avvolte e penetrate da rampicanti che ne opprimono e sviliscono le forme. Ingressi sbarrati, interni fatiscenti.....


Con la tristezza nel cuore scendo le ripide e sconnesse scale che portano in piazza Sangallo e qui ritrovo lo splendore del paesaggio.

ll vecchio Lazzaretto rimesso a nuovo, in contrasto con la Fortezza,  spende in tutta la sua maestosità .


Un ultimo peschereccio trova riparo dietro la Mole mentre la tramontana rinforza.....In lontananza, verso il nuovo porto turistico, si vedono i monti: sono coperti di neve . 

L'inverno sta arrivando e concludo questa strana giornata di sole ridiscendendo Capodimonte da Via Astagno, mentre  il campanile di S.Giovanni  sembra nascondermi  ad arte la vista del vecchio Faro. 

 


   

Flaviano Fava

 

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